Post

I rossi, i neri e il popolo del dito medio

Immagine
Le sfide del millennio sono costituite dall’immigrazione incontrollata, dai cambiamenti climatici e dall’ennesima rivoluzione industriale che sconvolge gli attuali asset lavorativi, creando sconvolgimenti occupazionali e disorientamenti aziendali. Il mondo che cambia costringe le economie a nuovi orientamenti, inediti e imprevedibili, che spaventano tutti e spingono i capitalisti alla cautela, creando stagnazioni, disoccupazione e decrescita, che tradotto in soldoni vuol dire miseria nera. Secondo gli economisti i problemi del millennio non possono essere affrontati dai singoli stati ma andrebbero contrastati attraverso una cooperazione a livello mondiale. Per rendere efficace tale sinergia sarebbe necessario l’abbattimento dei vincolo statali che proteggono le nazioni sovrane dagli attacchi da parte di paesi avversi, sia fisici che economici. Da qui nascono le moderne correnti di pensiero che hanno soppiantato il vecchio dualismo tra destra e sinistra, cioè il globalism

Auto elettriche. Al bando la benzina, il futuro è nel ..... Petrolio.

Immagine
La spinta promotrice delle aziende e da parte dei Governi a favore delle auto elettriche, lascia pensare che entro un lustro o poco più, in circolazione vedremo solo automobili spinte da tale propulsione. La garanzia di affidabilità, autonomia e potenza è garantita dalle competizioni di Formula E (in programma domani a Roma), che saranno sempre più testimonial della propulsione elettrica. I circuiti automobilistici classici sorgono lontano dai centri urbani a causa delle lunghezze dei percorsi, dalle difficoltà di traiettorie volutamente alte, ma soprattutto per l’inquinamento acustico e atmosferico che ne deriva. A riprova dell’alta sostenibilità delle auto elettriche invece, le gare di Formula E si tengono nelle strade cittadine, con il chiaro intento di sponsorizzarne i vantaggi e orientare le masse verso un prossimo futuro all’insegna della sostenibilità e al riparo dalle fonti inquinanti. Quanto amore per il benessere del pianeta. Sono veramente compiaciuto di tanta premur

Call of Duty: Il Richiamo al Dovere.

Immagine
Chi si ricorda quei manifesti che negli anni a cavallo tra i 70 e gli 80 invitavano i giovani ad arruolarsi nell’Esercito, piuttosto che nella Marina o nell’Aviazione? Erano gli anni della scuola Radio Elettra, del Postal Market e delle presentatrici Avon. Mestieri alternativi che nascevano dall’insufficienza occupazionale, quel male cronico di cui soffre l’Italia da sempre. Tempi in cui si faceva prima a contare i disoccupati che gli occupati, i tempi della lottizzazione del lavoro da parte della politica, epoca in cui “Il Posto” era gestito dagli esponenti di Partito in percentuali diverse, a secondo della partecipazione al Governo, in puro stile “Natali” .  La campagna di reclutamento ebbe un grosso successo, nel giro di qualche anno i vari comparti della Difesa colmarono il gap che si era formato tra pensionati e nuovi assunti. Ma la Difesa pagò cara quell’operazione, infatti ad arruolarsi furono principalmente elementi sotto acculturati di ogni classe e provenienza, creando un

...et Voilat: Habemus Tribulam.

Immagine
Il panorama politico è composto in larga parte da impresentabili. Magari non nel senso stretto del termine, cioè da tutti indagati, pregiudicati o prescritti, ma essenzialmente macchiati di incompetenza, mala fede,  antipatia e soprattutto non se ne può più di vederli sempre presenti nei salotti televisivi, come se fossimo in perenne campagna elettorale. E’ vero che questo è un Paese molto particolare, ma volendo avvicinarci alla normalità, molti di noi vorrebbero quanto meno non vederli quotidianamente seduti al tavolo della Gruber a discutere di argomenti di cui non sono nemmeno all’altezza. Allora si attrezzeranno per stupirci con nuovi interpreti, con personaggi ripescati dal passato, vincenti nella vita o almeno da simpaticoni più o meno acculturati. Dalla pseudo destra alla pseudo sinistra, manderanno in campo forze nuove o presunte tali. Dovremo aspettarci artisti, giornalisti, imprenditori, critici d’arte, manager e magari qualche chef stellato. Va bene chiunque, purchè si

“Non vergognatevi di vergognarvi, ne avete ampio diritto”. (Papa Francesco)

Immagine
Stavolta mi tocca dare ragione perfino al Papa. Non che sia così raro, in dialettica è imbattibile (tranne qualche cantonata ogni tanto) e rimane l’unico superstite di una Sinistra, oggi degenerata nel Liberismo più sfrenato. Ha parlato di “Coscienze addormentate in un Mondo divorato dalle guerre e dal profitto”. In una Piazza San Pietro mai così blindata e a rischio attentati, si è lasciato andare, come spesso gli succede, ad una critica analisi dello status mondiale. «Tante persone, e perfino alcuni tuoi ministri, si sono lasciati ingannare dall’ambizione e dalla vana gloria perdendo la loro dignità e il loro primo amore». La vergogna, «perché le nostre generazioni stanno lasciando ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre; un mondo divorato dall’egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati». Tra un monito e l’altro non si lascia sfuggire l’ennesima stoccata verso i prelati, verso il marciume che affligge la Chiesa. Insiste poi «l

Tutti gli scheletri degli Ex Presidenti.

Immagine
Il Rosatellum ha dato i suoi frutti. Il Governo non si farà o ne nascerà uno zoppo, tanto per tirare a campare. I franchi tiratori stavolta hanno agito d’anticipo per poi arroccarsi, secondo una logica tutta renziana, incomprensibile anche per quei pochi elettori superstiti che certo non gioiscono nel sentire i propri paladini PiDini affermare di volere fermamente rimanere all’Opposizione. Non penso che li abbiano votati per questo, ma va bene cosi, ottima mossa. Probabilmente alla prossima tornata scenderanno sotto il 10%. Con Di Maio che non rinuncerebbe alla presidenza nemmeno sotto la minaccia delle armi, un Salvini che si gioca la carta dell’accondiscendenza ma che ha le mani legate del fardello pesante della vecchia cariatide. Quell’inossidabile Pier Silvio da Arcore, colui che ha rinunciato ad una tranquilla vecchiaia pur di rinviare all’impossibile la resa dei conti, il confronto con una Magistratura libera di giudicare tutti i suoi misfatti. Deve ancora lottare l’ex cav,

Andrea Marcucci, riserva di Romani, capo gruppo PD al Senato. Berlusconi ringrazia i nemici del PD.

Immagine
  . Una delle più amate e ostentate frasi in uso dalla Sinistra Radical Chic, quella permissiva, garantista alla pari del Centro Destra dell’ex Cav. Quasi a volere scagionare i rampolli dell’alta società, quando questi proseguono un percorso imprenditoriale iniziato dai padri. Percorsi quasi sempre sporchi e dove ancora ci si sporca, perché certi obiettivi non si raggiungono mai con le proprie forze e mai mantenendosi nella legalità. Così anche lo stereotipo farlocco quanto piddino, lascia il tempo che trova. I figli sanno sempre dove i loro padri hanno incontrato la fortuna e conoscono bene i loro peccati. Ma è un dato di fatto che nessuno mai ha rifiutato la fortuna di famiglia perché in disaccordo con i metodi spicci o poco ortodossi con i quali i padri hanno favorito l’incontro con la fortuna. Tra i tanti Andrea Marcucci, appena nominato capo gruppo PD al Senato. Figlio di Guelfo Marcucci, fondatore della holding di famiglia, coimputato insieme a De Lorenzo nel 93, per la tris