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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

“Non vergognatevi di vergognarvi, ne avete ampio diritto”. (Papa Francesco)

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Stavolta mi tocca dare ragione perfino al Papa. Non che sia così raro, in dialettica è imbattibile (tranne qualche cantonata ogni tanto) e rimane l’unico superstite di una Sinistra, oggi degenerata nel Liberismo più sfrenato. Ha parlato di “Coscienze addormentate in un Mondo divorato dalle guerre e dal profitto”. In una Piazza San Pietro mai così blindata e a rischio attentati, si è lasciato andare, come spesso gli succede, ad una critica analisi dello status mondiale. «Tante persone, e perfino alcuni tuoi ministri, si sono lasciati ingannare dall’ambizione e dalla vana gloria perdendo la loro dignità e il loro primo amore». La vergogna, «perché le nostre generazioni stanno lasciando ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre; un mondo divorato dall’egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati». Tra un monito e l’altro non si lascia sfuggire l’ennesima stoccata verso i prelati, verso il marciume che affligge la Chiesa. Insiste poi «l

Tutti gli scheletri degli Ex Presidenti.

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Il Rosatellum ha dato i suoi frutti. Il Governo non si farà o ne nascerà uno zoppo, tanto per tirare a campare. I franchi tiratori stavolta hanno agito d’anticipo per poi arroccarsi, secondo una logica tutta renziana, incomprensibile anche per quei pochi elettori superstiti che certo non gioiscono nel sentire i propri paladini PiDini affermare di volere fermamente rimanere all’Opposizione. Non penso che li abbiano votati per questo, ma va bene cosi, ottima mossa. Probabilmente alla prossima tornata scenderanno sotto il 10%. Con Di Maio che non rinuncerebbe alla presidenza nemmeno sotto la minaccia delle armi, un Salvini che si gioca la carta dell’accondiscendenza ma che ha le mani legate del fardello pesante della vecchia cariatide. Quell’inossidabile Pier Silvio da Arcore, colui che ha rinunciato ad una tranquilla vecchiaia pur di rinviare all’impossibile la resa dei conti, il confronto con una Magistratura libera di giudicare tutti i suoi misfatti. Deve ancora lottare l’ex cav,

Andrea Marcucci, riserva di Romani, capo gruppo PD al Senato. Berlusconi ringrazia i nemici del PD.

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  . Una delle più amate e ostentate frasi in uso dalla Sinistra Radical Chic, quella permissiva, garantista alla pari del Centro Destra dell’ex Cav. Quasi a volere scagionare i rampolli dell’alta società, quando questi proseguono un percorso imprenditoriale iniziato dai padri. Percorsi quasi sempre sporchi e dove ancora ci si sporca, perché certi obiettivi non si raggiungono mai con le proprie forze e mai mantenendosi nella legalità. Così anche lo stereotipo farlocco quanto piddino, lascia il tempo che trova. I figli sanno sempre dove i loro padri hanno incontrato la fortuna e conoscono bene i loro peccati. Ma è un dato di fatto che nessuno mai ha rifiutato la fortuna di famiglia perché in disaccordo con i metodi spicci o poco ortodossi con i quali i padri hanno favorito l’incontro con la fortuna. Tra i tanti Andrea Marcucci, appena nominato capo gruppo PD al Senato. Figlio di Guelfo Marcucci, fondatore della holding di famiglia, coimputato insieme a De Lorenzo nel 93, per la tris

Le tre Camere del Parlamento italiano.

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Si fa fatica a spiegare ai ragazzini la complessità del Parlamento italiano. Già a partire dalla dislocazione, è come avere gli scomparti di un Supermercato in negozi diversi, con indirizzi diversi e distanti tra loro. Ho provato a descrivere le sedi a mio figlio così: 1) Palazzo del Quirinale, sito sull’omonimo colle, dimora del Presidente della Repubblica; 2) Palazzo del Viminale, dove risiede il Ministero degli Interni; 3) Palazzo Chigi, sede del Governo e dimora del Presidente del Consiglio dei Ministri; 4) Palazzo Madama è la sede del Senato; 5) Palazzo Montecitorio, dove si riunisce la Camera dei Deputati. Poi c’è il palazzo Senatorio a Piazza del Campidoglio, ma non ha niente a che vedere col Senato, è il Palazzo dove si riunisce la Giunta Comunale di Roma, dove c’è il Sindaco. Roma è piena di Palazzi storici e bellissimi, dove hanno sede molte Istituzioni, ma quelli governativi sono questi riportati sopra. Ma lui mi chiede: < Scusa papà, ce n’è un altro di cui sent

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano.

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Se dovessi scommettere su un settore che nel medio futuro non conoscerà crisi, indicherei certamente i trasporti. In un Mondo globalizzato l’unica certezza è la mobilità delle merci, che scorazzano da un continente all’altro, alla ricerca della collocazione ottimale. I Trasporti saranno certamente in sofferenza come tutti gli altri settori, quanto meno sarà uno dei pochi a minor rischio di scomparsa. Ma la mutazione è in atto anche in questo settore. Ad esempio per i trasporti su rotaia, le direttive di Bruxelles impongono investimenti sulle linee veloci, a discapito della capillarità, una volta garantita dai  trasporti locali e interregionali, oggi tendenzialmente sacrificata in nome dei trasporti su gomma, più costosi e inquinanti. Se c’è un messaggio che il villaggio globale ci sta trasmettendo a chiare lettere, è che dove non c’è profitto, non ci sarà nemmeno un servizio. Come il lavoro, il cui costo pare non essere alla portata delle aziende globali, anche i trasporti verso

Quando Calenda il Sole.

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Il PD ha dato l’impressione di un Partito votato all’Elite, più in generale lo hanno fatto le sinistre a livello globale. Questo è successo perché noi intendiamo risolvere i problemi nel modo più realistico possibile, non come i populisti che invece di fare, parlano e aizzano le folle. Queste più o meno le parole di Carlo Calenda, all’indomani della consegna della sua quasi verginità politica al PD. La sua serietà professionale, le sue estreme competenze, ne fanno un futuro trainer, colui che dovrà traghettare il Partitone verso la rinascita. In realtà, la sua stessa figura incarna alla perfezione quello che a suo dire, è SEMBRATO il PD. Figlio di Cristina Comencini, dunque nipote del regista Luigi, che a soli 10 anni lo impose a RAI 3 quale interprete di Enrico Bottini, nello sceneggiato “Cuore”. L’ultimo predestinato, lo spermatozoo d’oro della Roma bene, quella dei quartieri alti, l’ennesimo figlio della stantivata Borghesia capitolina. Non il figlio del portiere,  nè della l

Il fallimento di TRONY e gli attentati incompiuti.

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Trony chiude. Una vittima illustre dell’ipertecnoeconomia. Saremo tutti clienti di Amazon e di AliBaba in un prossimo futuro? Le grandi superfici come Trony, che avevano lasciato sul lastrico milioni di piccoli e medi rivenditori, questa volta cede il passo a sua volta alla supremazia dell’E-Commerce. Più conveniente, comodo e dall’esposizione universale, dove trovi tutto quello che offre il panorama commerciale, ad un prezzo concorrenziale e te lo consegnano a domicilio. Di fronte a questa offerta non c’è grande superficie che tenga, il materiale non potrà mai concorrere con il virtuale. Specialmente quando il virtuale è talmente etereo che riesce a spostare le proprie sedi commerciali da un Paese all’altro a seconda della convenienza fiscale, massimizzando i profitti a scapito della semi-schiavitù dei dipendenti e godendo dei favori pressoché di tutti i Governi, che concedono sgravi fiscali in cambio di un soffio di vitalità (e magari qualche altro piccolo benefit). Ultimament

Renzi non ha saputo fare il Nazareno.

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Intorno all’anno Zero, in Palestina spopolavano Santoni, Profeti e sedicenti Figli di Dio. Gesù ebbe un concorrente particolarmente abile in quanto a “Miracoli”. Pare che avesse poteri addirittura superiori, che compisse prodigi anche più spettacolari rispetto a Gesù. Il suo nome era Simon Mago. Costui risultò poi perdente nella sfida col suo rivale, poiché si avvicinò ai Patrizi, al ceto alto della Roma Antica, voltando le spalle alla plebe. Cosa che invece fece Gesù, puntando sul numero infinitamente più alto composto dal ceto povero e oppresso, dimostrandosi molto più lungimirante, vincendo di fatto la sfida con Simon Mago. Accattivarsi le grazie dei ricchi non pagò, nemmeno a breve termine. Fu una manovra di marketing decisamente fallimentare, mentre risultò vincente la mossa di Gesù, che puntò sulla forza delle masse popolari. Questa storia si ripete nel tempo, con cadenze più o meno regolari. Chiara l’attinenza ai fatti politici nostrani degli ultimi anni, che vede un Matt

Io Gracco, tu Gracchi, egli Gracchia

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Ormai i mostri generati dall’esigenza di audience non si contano più. Dagli anni 80, una giostra infinita di personaggi insignificanti quanto vuoti di un vero e proprio messaggio, si sono fatti largo sui palcoscenici richiesti dalla videocrazia, grazie al semplice intuito di risultare in qualche modo stravaganti, fuori dalle righe, chiassosi e a volte arroganti, senza un motivo valido. Personaggi che mai avrebbero sognato di meglio per se, si sono aggrappati all’occasione della vita, sfruttando uno degli aspetti più vulnerabili degli spettatori tv, la tolleranza e le poche pretese. Siccome da cosa nasce cosa, ognuno di questi intrusi sociali si è ritagliato il suo spazio, la sua nicchia di mercato, in base alle caratteristiche esibite all’immaginario collettivo. Oggi ce li ritroviamo ovunque, come se l’ignoranza endemica del Bel Paese non bastasse, rincarano la dose e fanno scuola. Dal cinema al teatro, ai salotti tv quali “Opinionisti” improvvisati, alla politica. Un cancro che

Reddito di Cittadinanza e Welfare: Ultimatum alla Casta.

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Reddito di sudditanza, di Gigginanza, di Paranza e di Pagnottanza. E’ stato deriso e attaccato da tutti, nonchè emulato per quanto possibile, segno che nel campo del lavoro c’è molto da fare. Il REI, introdotto solo lo scorso anno dal PD, a fine legislatura, è un tentativo di imitazione a basso costo dell’operazione che è nelle idee del M5S da almeno 5 anni, anche se nella comunicazione i piddini ne rivendicano la paternità. Il REI o Reddito di Inclusione prevede più o meno lo stesso percorso, solo che l’assegno mensile di sostegno si aggira intorno ai 300 € ed è erogato su una Social Card. Ma le condizioni per accedervi sono talmente restrittive che ci rientrano forse i clochard, nemmeno i migranti.  Quello che è realmente interessante del comune progetto è il percorso di riqualificazione del disoccupato. Oggi qualcosa del genere è già previsto dal NASPI, un assegno di circa 600 € del quale beneficia un lavoratore licenziato che abbia svolto la sua opera per almeno sei mesi cont

Ho votato M5S, adesso voglio il Reddito.

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I maestri dell'indottrinamento mediatico, della comunicazione ingannevole, i parolai giornalai, tutti in coro stanno spingendo il finto messaggio che chi ha votato M5S, lo ha fatto unicamente per aver diritto al reddito di cittadinanza. E come sono bellini quando abbaiano tutti in coro le stesse note dai velluti dei salotti TV! Vorrebbero dare ad intendere che il voto al M5S è stato elargito da fannulloni che vogliono essere mantenuti senza lavorare, approfittando della sovrapposizione dei votanti del Sud con il tasso di disoccupazione. NON è COSI' A parte il fatto che la proposta pentastellata è rivolta soprattutto al ripristino dei Centri per l'Impiego, la cui funzione è stata di fatto venduta ai privati e ai Caporali del lavoro interinale, il progetto è ben strutturato e niente affatto foraggio per nullafacenti, molto diverso dalle mancette elettorali alle quali il rignanese ci ha abituati. Buttandola lì così, di fatto si sminuisce il programma del M5S, banalizz

Il Tallone di Silvio

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  Nel 1994, dall’insediamento della seconda Repubblica, il fenomeno del Conflitto di Interessi viene considerato come la più normale e logica delle faccende quotidiane. La “Discesa in Campo” di Berlusconi, già fino ad allora tenuto sotto costante mira dal pool di Tangentopoli, di fatto sancisce la liceità di un soggetto a interpretare la parte sia del controllore che del controllato.  Berlusconi aveva ed ha tuttora il Monopolio dell’editoria e delle emittenti televisive, ivi inclusa l’informazione più o meno totale. Gli fu consentita l’entrata in Politica semplicemente consegnando tutte le sue aziende nelle mani della propria progenie, come se fosse la garanzia al non utilizzo dei mass media alla sua causa, come se i figli avessero interessi opposti a quelli del padre. Gli influencer dell’epoca, in capo a tutti Maurizio Costanzo (Compagno di grembiule del Cav, anch’egli iscritto alla P2), con finte campagne “Quasi anti-cav”, con i tg Mediaset attenti più che mai nel sembrare liber

Reddito di cittadinanza? Flat Tax? Abolizione della Fornero? Non glielo lascieremo fare.

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L’Italia non ha mai dimostrato un minimo di disciplina fiscale. Rispetto anche alla Spagna o alla Francia, non ha mai portato fino in fondo un progetto di risanamento. In primis le Banche, che si sarebbero potute ricapitalizzare chiedendo l’aiuto dell’UE, ma sappiamo tutti il motivo per cui non è stata fatta una vera e propria bonifica. Troppi gli illeciti, i finanziamenti senza copertura, le operazioni di riciclaggio e nomi eccellenti che non dovevano venire fuori. L’Italia è considerata il weak underbelly, il ventre molle dell'Europa, quasi una palla al piede, il figlio viziato che prosciugherà i beni di famiglia. Per incompetenza, negligenza o semplicemente per accattivarsi il popolo, nessun Governo degli ultimi anni ha mai portato a termine un processo di sofferenza teso a mettere i conti in ordine una volta per tutte. Abbiamo sempre fatto le cose a metà, di fatto vanificando i sacrifici della cura Monti. Né abbiamo mai dato un chiaro cenno di voler procedere nella direzione

Tutti a Casa. Ci serve altro.

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L’unica lezione che gli italiani hanno imparato  dal mal governo degli ultimi anni, è che devono approfittare della tornata elettorale per cambiare, per combattere chi fa politica per interesse proprio, i conniventi e gli incapaci. Finalmente un segnale di risveglio del popolo. Da Canicattì a Trento, una media del 70% di italiani hanno finalmente alzato il culo dalla sedia per combattere di matita. Punte anche dell’85% di votanti, testimoniano una sofferenza mai avvertita prima, che ha addirittura guarito gli italiani dall’astensionismo cronico che li affligge da sempre. Un voto di pancia, di disperazione, capitato purtroppo proprio quando, grazie al Rosatellum, lo stesso era vanificato a prescindere. La legge truffa, altrettanto truffaldinamente approvata infatti, garantisce un Governo al reale vincitore della sfida, solo con un quorum di oltre il 40%. Impresa impossibile anche per i Grillini dell’ultima ora, disturbati dal riesumato Cav e dai facili  populismi leghisti e Melonia