Berlusconi, Di Maio o la Cosa Rossa?


 “Tra Berlusconi e Di Maio, sotto minaccia di morte sceglierei Berlusconi”. Interrogato rispondeva così l’ex giornalista ormai ex tutto Scalfari, sempre in mezzo come il prezzemolo, tenuto in piedi solo dal suo nome anche se sarebbero più opportune due stampelle canadesi e un geriatra al seguito, con tanto di defibrillatore e flebo di L-Dopa.
Ma la domanda è legittima, chi scegliere tra il pluri pregiudicato che cerca di ritardare la data delle elezioni nella speranza che l’Alta Corte di Bruxelles gli consenta il rientro nei Pubblici Uffici o un giovanotto inesperto, “Non Laureato” che pare non essere all’altezza del compito? Senza dimenticare la terza sponda, quella che si autocertifica di Sinistra ma che Sinistra non è. Quel popolo composto da eterni rincorritori del progresso e nostalgici del Comunismo, filo Liberisti e Democratici, tutti forzatamente compressi nel Partitone che non ha più retto e si è scisso, alla ricerca di tappabuchi opportuni, buoni per la coalizione in lista dopo l’ennesima legge elettorale che si sono scritti da soli nella speranza di resistere ancora.
L’analisi è semplice e necessita solo di un po’ di memoria.
Il Centro Destra che in assenza di un leader, deve ricorrere al decotto Cav, 84 anni suonati passati a collezionare reati, aziende, malaffare e connivenze. Sappiamo cosa è stato fatto in 20 anni di Governo, in che condizioni ha lasciato il Paese che a causa sua è finito nelle mani di Monti. Il suo reato più grave fu quello di nascondere lo scenario di guerra nella quale il Paese già versava, dicendo che vedeva i ristoranti pieni e che i conti erano in ordine, solo per mantenersi ben saldo alla poltrona e continuare l’opera di facilitazione alle sue personali esigenze, tra processi in atto e favori alle sue aziende di famiglia, non facendo niente per arginare gli attacchi dell’UE.
Il Centro Sinistra dobbiamo ricordarlo dall’ultimo ventennio, dal Governo Prodi, prima ancora Amato, coloro che ci svendettero all’UE senza nemmeno evitare di rubarci il 6%0 dai nostri CC in una sola notte. Vietato dimenticare l’inesistente opposizione di Bersani quando doveva esprimerla nei confronti del Governo Berlusconi, praticamente un comodo materasso per il Centro Destra.
Di Renzi forse i ricordi sono ancora lucidi nelle nostre menti, la sua deriva autoritaria da giovanotto votato al Neo Liberismo, che poi è il Fascismo 3.0, tutta la sua Corte, dalla Boschi alla Boldrini, Lotti, Franceschini, ecc. oltre ai vari Alfano, Verdini all’occasione, Padoan, Lorenzin, Gentiloni e tutti gli altri compagni di merenda comuni a tutti i poli.
Destra e Sinistra insieme per combattere l’ondata di Populismo che oggi è più pericolosa dei Comunisti nel 94 (testuali parole di Berlusconi).
Ma che cos’è il Populismo? Quella corrente scientificamente additata come la peste del 21° secolo, il vaso di Pandora, l’origine di tutti i mali del Mondo. Che cos’è quello che vogliono combattere i nostri amati beniamini, nonché benefattori?
E’ la Democrazia Pura, quella impraticabile, quella cosa con la quale non si reggerebbero nemmeno gli interessi di un solo Partito, figuriamoci una coalizione. Churchill disse ”la Democrazia è una forma scomoda (probabilmente è un eufemismo) di Governo, ma non ne conosco altre”. Forse proprio come il Comunismo, la Democrazia è qualcosa di inapplicabile se non con i dovuti artefatti e i patetici sforzi dell’informazione organizzata e del mainstream, costretti a lavarci il cervello ogni giorno per mascherare tutto ciò che viene fatto di “anti democratico” da Governi democraticamente eletti.
La democrazia, questa bella sconosciuta. Quella cosa della quale si fanno forti tutti i Politici e i Partiti ma praticamente una chimera. Il Populismo è appunto questo, la Democrazia a 360°. Può esistere solo se praticata da persone prive di interessi personali o di terzi nella gestione del Paese, pertanto difficile da conseguire e opportunamente combattuta per ovvi motivi di opportunismo del quale sono intrisi tutti i Politici che ci hanno governato fino ad oggi.
Allora la domanda da porci con somma onestà intellettuale è se preferiamo essere governati secondo una finta democrazia asservita al neo liberismo imperante o tentare di deporre la fiducia in un manipolo di inesperti esordienti, formalmente privi di compromessi e senza una storia alle spalle, né buona né cattiva. Un capitolo nuovo che potrebbe aprirsi certamente con dei traumatismi fisiologici e attentati da parte della vecchia guardia, ma pur sempre qualcosa di inedito. Che cos’altro abbiamo da perdere? Dalle mie parti si dice che un paesaggio più scuro della mezzanotte è impossibile da ottenere, come dire che non esiste un fondo più fondo di quello nel quale siamo già precipitati. A meno che ancora una volta non decidiamo di ascoltare per l’ennesima volta la solita messa cantata in coro dal Mondo intero a sostegno dei Liberisti, che ci raccontano di un’Italia fuori dalla crisi, che ci aspetta un futuro radioso ma solo se ci manteniamo opportunamente lontani dal demonio chiamato “Populismo”.


Brett

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