Signore e Signori è di scena il Black Friday, altro che Natale.
L’intero paese vive in funzione del trio delle meraviglie, Berlusconi, De Benedetti, Agnelli e tutta la corte al seguito (Marcegaglia, Confalonieri, Caltagirone, ecc.). I veri padroni dell’Italia sono questi. Tutto si fa in funzione delle loro esigenze e convenienze. Se il Cav venisse all’improvviso condannato (e non sarebbe difficile) a 6 mesi di reclusione, il fido Mattarella sposterebbe le elezioni ad ottobre del prossimo anno. Con riserva, metti che gli dovessero allungare la pena….
Ma tutto questo viene celato ad arte proprio grazie alle testate informative di proprietà Mediaset, Rai e dunque di competenza del n. 1 del PD De Benedetti e ultimamente anche da La 7, dato che il buon Cairo ha deciso di consegnare la sua verginità editoriale all’ex Partitone.
Abbiamo appena smesso di assistere a oltraggiose campagne pro caste, pro immigrazione, accanimenti contro le sicurezze di un lavoro fisso, contro la scuola e la sanità pubblica. Speravamo almeno di disintossicarci ma forse non ce ne sarà il tempo, perché dobbiamo prepararci ad una raffica di emendamenti contro le intercettazioni, la depenalizzazione di reati vari legati in qualche modo al Cav e alle sue losche vicende, all’imbavagliamento della magistratura e campagne pro Mediaset. Nel prossimo Governo, qualunque sia, li ritroveremo ancora tutti lì, legati dal più nobile e duraturo dei sentimenti umani: il profitto. Parliamoci chiaro, chi farebbe qualcosa per gli ultimi, per i deboli? Chi si schiererebbe in favore di chi non potrà mai ripagare? Un’analisi cinica e cruda vuole così. Poi c’è chi preferisce sognare e pensare che la vita è bella e che la gente è buona, che l’Europa si è unita per evitare guerre e nell’interesse di tutti. Proprio dopo aver assistito alla cottura della Grecia, di guerre tra Francia e Italia combattute in terra d’Africa mentre Macron e Gentiloni si scambiano complimenti e mentre consegnano l’Agenzia del Farmaco all’Olanda, un Paese nemmeno strutturato per questo, solo per non far crescere l’Italia.
Il nostro è un Paese pacifico costretto ad una guerra eterna, obbligato a difendersi dagli attacchi speculativi, dai tentativi di colonizzazione e dal soffocamento delle proprie eccellenze che supererebbero Francia e Germania anche con un territorio privo di risorse e con tanta fame di energia.
Una classe politica in parte asservita alle lobbies, in parte strutturata sulla salvaguardia di una dinastia di potenti legati alla Mafia e al malaffare, che agiscono indisturbate sotto gli occhi di chi spera ancora in provvedimenti a favore del popolo. In questi giorni il piatto forte dei media è “Il giorno del ringraziamento”, la pacchianata americana che non ci riguarda nemmeno di striscio, ma dal momento che a questa segue il Black Friday, cioè la data di inizio dei Saldi, grazie al quale 20 milioni di americani si tufferanno nei negozi e sul web alla cieca ricerca dell’affare, rimediando bidoni colossali, la globalizzazione ci regalerà anche questo. L’America è troppo piccola per i globalizzatori, loro vogliono il Mondo, i Politici li aiutano e loro aiutano i politici. Un sodalizio a vita. I troppo banali Presepi, i torroncini del giorno dei Morti, le strenne della Befana, sono usanze troppo economiche, destinate a scomparire per far posto alle più concrete usanze anglo americane come Halloween e Il Giorno del Ringraziamento, che in origine festeggiava l’approdo nel 1578 del May Flower sulle coste americane e per ringraziare Dio della fortunata traversata, il Capitano Martin Frobisher, ordinò una festa dedicata. Dunque una festa legittimata dal ricongiungimento dei due continenti, specialmente se la si abbina al Black Friday, ogni alibi è valido per amor di profitto. Con una Chiesa sempre più accondiscendente e tollerante verso il nuovo che avanza, nel terrore di perdere la propria clientela e una classe politica sempre più orientata verso il libero mercato, presto ci ritroveremo a festeggiare perfino il 4 Luglio, magari su una delle nostre belle spiagge mediterranee, ma brindando rigorosamente con la Coca Cola.
Brett
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