La lettera segreta di Draghi 6 anni dopo.


Niente di nuovo sotto il Sole, tranne che il nostro imparzialissimo Presidente della Repubblica ha appena avallato il Rosatellum. Come ha abbondantemente spiegato nei giorni scorsi, lui firma solo se la proposta di legge è palesemente in linea con gli articoli della Costituzione.
La nostra Costituzione, quella violentata di continuo e alla quale meno di un anno fa, solo grazie al senso civico degli italiani, non è stata brutalizzata e mandata in soffitta sostituendola con una nuova accozzaglia di precetti comodi all'UE e al Regime Finanziario.
Siccome noi Italiani soffriamo di amnesie, o forse gli eventi e i bombardamenti mediatici sono tali e tanti da farci dimenticare i fatti più salienti della vita pubblica, vorrei ricordare i contenuti della lettera segreta all'epoca inviata dalla BCE a Berlusconi, nel lontano 2011.
La missiva, a firma Jean-Claude Trichet e Mario Draghi, conteneva la ricetta per accelerare il pareggio di bilancio e l' "Uscita dalla Crisi economica" e in particolare raccomandava di ridurre gli stipendi dei dipendenti pubblici “se necessario”, mettere mano alle pensioni, cambiare le norme sulle assunzioni e i licenziamenti dei lavoratori (mettere mano all’articolo 18), abolire le province, liberalizzare i servizi pubblici.
Ricordo a tutti che il successore del Cav, anzi il Sostituto e tutto il seguito del suo Governo Tecnico, passato poi al  cameriere di Rignano, hanno puntualmente eseguito il tutto, punto per punto. Si spiega così l'annullamento del referendum sull'acqua (contemporaneo alla lettera), il Job's Act, la legge Fornero che ha mandato in malora il gioiello italiano. L'INPS e il sistema previdenziale Italiano erano quanto di più bilanciato esistesse in Europa e forse nel Mondo. Un sistema che stava per essere copiato dagli altri Stati Membri, fu puntualmente dichiarato insostenibile sulla base di puri discorsi speculativi e la direzione passò prima nelle mani di Mastropasqua, poi condannato per truffa e infine nelle mani di Tito Boeri, proveniente direttamente dal FMI, dunque una garanzia di trasparenza, legalità e senso della Patria.
Ma il senso Civico, nonchè l'etica professionale e il senso di responsabilità, sono solo un lontano ricordo che interessa personaggi di un lontano passato. Oggi in nome dei Mercati, dell'UE e del fottutissimo Pareggio di Bilancio, il Capolavoro di Romano Prodi, nessun politico rappresenterà gli interessi del Popolo. Chi ci prova è destinato a torture mediatiche e boicottaggi.

Brett

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