Aspettando i Bersaglieri.


Più di 1000 anni è durato lo Stato Pontificio, lo Stato della Chiesa. Dal Sacro Romano Impero all’Età Moderna passando per il Medioevo. Mille anni in cui l’oppressiva e arcigna influenza del Vaticano, condizionò la vita e gli eventi politici di interi Stati. Non solo Stati annessi al territorio che poi sarebbe diventato italiano come il Regno di Napoli e di Sicilia, ma anche il Regno di Inghilterra, il Regno di Francia, di Spagna, il Regno del Portogallo, la Corona d’Aragona, il Regno di Ungheria e altri stati minori. Mille anni in cui i rispettivi Re e Imperatori dovettero prostrarsi al Papa in una sorta di Vassallaggio.
Il potere della Chiesa fu enorme, attraverso campagne vessatorie coma la Santa Inquisizione, era diventata custode e padrona di milioni di anime. Ma prima ancora, quando il potere Bizantino andava indebolendosi per cedere il testimone al Ducato Romano (VI secolo), il Papa sostituì il Dux e instaurò un vero e proprio governo cattolico. Un Governo che riscuoteva tasse, esercitava la Giustizia, aveva il Potere militare e dominava in assoluto sull’Italia centrale prima, allargando il proprio dominio all’Italia Settentrionale alla caduta definitiva dell’Impero Bizantino. I Regni che non controllava direttamente le erano comunque fedeli, ben consci del controllo spirituale che esercitava sulla popolazione del tempo. Grazie a tali appoggi politici, la Chiesa attraversò un periodo d’oro, arricchendosi a dismisura, anche grazie a donazioni di interi territori, inclusi immobili consistenti anche in castelli e fortezze militarmente utili, da parte dei Sovrani che intendevano ingraziarsi ulteriormente i Papi che si succedettero in quell’arco temporale e oltre. Una Teocrazia, molto simile ai Califfati o ai Governi Tribali.
Le donazioni, lo spirito Cristiano, la dichiarata non belligeranza e l’apparente imparzialità, il dichiarato unico interesse per i deboli , gli emarginati e la tutela della diffusione del verbo Cristiano, furono la chiave del successo millenario della Chiesa. Ancora oggi riesce a trovare il suo sacro spazio, ricoprendo una posizione privilegiata, ottenendo gettiti di denaro provenienti dal patrimonio immobiliare più cospicuo al Mondo, da donazioni e tasse, pur non rinunciando ad un’attività politica apparentemente di pace ma che contiene disegni coercitivi e vessatori verso politiche ad essa avverse. Condiziona i Governi di tutto il Mondo Cattolico, pur non sedendo nei rispettivi Parlamenti. Basta un discorso pubblico del Papa, una frase riportata dai propri Consoli, per influenzare le scelte politiche di Stati anche potenti in milizie, tecnologia e finanza.
Nel 1870 quando i Bersaglieri occuparono la Città eterna, credemmo di esserci liberati dall’ influenza occulta di questa entità parassitaria, onnipresente e dai più disparati interessi, ma non fu così.
Come una specie di Idra, quando si pensa di essersene liberati, si ripropone con poteri raddoppiati. Potenza Divina, la tutela di Dio nei confronti della sua rappresentanza in Terra. Così sostengono i preti ma i veri motivi sono molto più terreni. Da sempre a sostegno dei potentati di turno la Chiesa in nome della sua esclusiva Universalità, gioca su più tavoli anche inconciliabili, ivi compresi tavoli proibiti come la Mafia, la Massoneria, il Nazismo e la finanza speculativa.
Un vero e proprio organismo parassita e le vittime siamo un po’ tutti, specialmente il popolo italiano che per coincidenza geografica, è il più condizionato. Un freno alla spinta della scienza e dei diritti civili, è il vero motivo per cui l’Italia è rimasta indietro rispetto ad altri Paesi in temi scomodi alla Chiesa ma vitali per una società che intende stare al passo coi tempi. Oggi più che mai sarebbe il momento di eliminare questo parassita, pur consapevoli di lasciare uno spazio vuoto dove certamente attecchirebbe un equivalente a dominio delle anime bisognose di un credo. Sarebbe anche relativamente semplice se non fosse per il fatto che tra i segreti che la Chiesa custodisce con maniacale segretezza, vi sono collusioni e patti inconfessabili. 
Alleanze che se venissero alla luce, sgretolerebbero il castello sul quale poggiano le nostre certezze socio-culturali, l’essenza di un popolo libero e democratico. Sarebbe semplice se non fosse per qualche miliardo di seguaci che per vivere hanno bisogno di credere nel Dio che li salverà dalla morte. Di questo ne abbiamo avuto prova quando la Chiesa ebbe ad emettere indulgenze alla pari di un titolo di Stato. Le basiliche romane dovrebbero essere monumenti storici alla pari del Colosseo o del Pantheon, mascotte del paese, invece sono ancora luoghi di culto frequentati da milioni di fedeli. Questa fede che acceca, che funge da placebo ai mali che affliggono la società, tutto sommato conviene a tutti meno che a ….nessuno. 
Tempo fa chiesi ad un prete se credesse veramente in Dio. Mi rispose che essendo egli un prete, la cosa era irrilevante e che la sua missione consisteva nel fare in modo che ci credessi io. La Chiesa durerà fin quando ci saranno credenti e se un giorno per magia, tutti aprissero gli occhi ripudiandola, questa si disintegrerebbe di colpo, alla pari di una banca se tutti i correntisti chiudessero i propri CC lo stesso giorno. Stiamo combattendo una guerra finanziaria contro i padroni del Mondo, i potenti invisibili che vedono nella Chiesa il loro principale alleato, un amico che governa le anime in attesa del massacro, che le prepara ad una resa incondizionata in nome di valori anche alieni allo stesso Cristianesimo. Di fronte alla solennità, siamo portati ad accettare qualunque proposta, anche la più improbabile o impopolare. Per puro istinto di conservazione dobbiamo cercare di superare la crisi economica nella misura più indolore possibile, ma non possiamo sperare di liberarci dalla camaleontica, sempre verde, prezzemolina Santa Madre Chiesa. 

L'Anabattista

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