In Italia non manca il lavoro ma i lavoratori.
Bachisio Ledda, un imprenditore sardo denuncia l’indisponibilità dei giovani ad essere assunti come portalettere. Dice che preferiscono continuare a ricevere il sussidio che fare i postini. Poi c’è Mr. Zushi che dice di non riuscire a reperire giovani studenti per impiegarli come camerieri presso i suoi ristoranti durante i week end. Ilaria Deverio, imprenditrice lucchese si associa alla già lunga lista di imprenditori disperati che non trovano personale.
Una lunghissima schiera di imprenditori o presunti tali che sui giornali e in tv sciorinano questo copione che è diventato il tormentone estivo del 2017. A voler credere a queste notizie, un povero disgraziato che si propone invano e da tempo per i più disparati impieghi, anche per profili molto più bassi rispetto alla sua storia professionale, deve sentirsi ancora di più un coglione. Un reale rifiuto della Società, una nullità.Per fortuna quasi tutti gli annunci di questo genere sono semplicemente “annunci”. Non c’è niente di vero dietro tali affermazioni, molti sono stati sputtanati ma il piacere di rendere un servigio al Governo, agli amici politicanti è stato troppo invitante, un imperativo biologico. La cassa di risonanza, l’amplificatore che consiste negli apparati tv e della carta stampata non sono da meno. Da sempre e per motivi non solo di partito al fianco della politica, sempre pronti ad assecondare le esigenze del momento, i giornalai si stanno superando nel dispensare servizi tarocchi sull’argomento che si rivela sempre più una manovra a discolpa di politici incompetenti e corrotti che hanno smantellato il sistema produttivo nazionale, creando più danni di una guerra. Danni in parte irreversibili o che quanto meno richiedono una lunga ripresa per essere sanati.
Disoccupati giovani e meno giovani, esodati in cerca di qualunque attività riesca a colmare il decennio rubatovi dalla Fornero, non credete in questi film da Istituto Luce. Non deprimetevi ulteriormente, non fate uso di benzodiazepine o di alcoolici per sopportare una vita di sacrifici, rinunce e comunque vuota. E’ la solita farsa mediatica, la utilizzano da sempre ma molto di più negli ultimi decenni e in maniera schifosissima da quando ci è piovuto sul groppone l’allegro rignanese.
Non credeteci, sono film rivolti ad una popolazione che non ha più la minima fiducia nel Governo e con questi mezzucci da peracottari, oltre a nn ottenere il risultato sperato, peggiorano la loro reputazione di ciarlatani seriali.
Brett Sinclair
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