Renzi: I veri amici si rispolverano nei momenti del bisogno.
La strada comune del Matteuccio di Rignano e del suo amico Marco Agnoletti si divisero quando il cazzaro si insediò a Palazzo Chigi. “Agno” se ne restò così in provincia, godendosi il contentino all’ombra perfino di Dario Nardella, perché troppo simile al Renzi originale, dunque spendibile come una moneta tarocca. Stessi vizi e virtù del rignanese, spocchia a gogò, sbruffoneria, arroganza, vendetta al sangue e per di più manesco, è l’organizzatore delle varie Leopolde e di tutti gli eventi mediatici avvenuti nella provincia toscana nell’era Renziana.
Ma dopo i miseri fallimenti di Jim Messina prima e di Filippo Sensi poi, il riavvicinamento tra Matteuccio e costui è inevitabile . Nemico giurato di Lotti, oggi pare indispensabile alla causa renziana. Un’ulteriore carta da giocare per il Bomba, l’ennesima carta della disperazione. L’immensità intellettuale e la virtù di non avere scrupoli né pietà per gli avversari, lo rendono un’arma non convenzionale, un rimedio estremo al quale ricorrere in tempi di mali estremi.
La breve era Renziana sta tristemente volgendo a termine ma il colpo di coda del vendicativo Bomba non sarà indolore per i compagni di merenda. Se nemmeno l’avversità verso l’intoccabile Luca Lotti può più arginare l’avanzata di Marco Agnoletti, del bulletto Bis, prepariamoci ad assistere ad una lotta intestina senza esclusione di colpi. Una lotta che se i tempi non fossero drammatici, potrebbe perfino appassionarci e forse anche divertire. Comunque sia, un altro corpo estraneo si sta avvicinando al Parlamento. Un altro che dovrebbe trovare spazio al massimo tra i circoli provinciali fiorentini, presterà la sua “preziosa” opera nell’ambiente di Montecitorio o quanto meno influenzerà ulteriormente l’andamento già ultra-precario di un Governo nato esclusivamente per morire il giorno dopo.
Brett Sinclair
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