Siamo in Italia, non azzardatevi a giocare. Giocate ma senza azzardare!!!


Perché non ci sono Casinò in Italia? Tranne quello di Venezia e altri tre situati tra zone di confine e addirittura in un Cantone svizzero, non ve ne sono altri e per accordi presi, nemmeno San Marino ne avrà mai uno.
Perché l’art. 721 del Codice Penale vieta il gioco d’azzardo in Italia. Inoltre il problema etico sollevato dal nostro ospite inquilino Papale, ha sempre condannato l’azzardo perché pratica demoniaca. I pochi Casinò italiani operano in deroga rinnovabile.
Ma che cosa è il gioco d’azzardo? In cosa consiste il termine opinabile "AZZARDO"? Il Codice Penale lo definisce in  qualunque gioco il cui esito non dipende dalle decisioni prese dal giocatore (ma solo dalla fortuna) e che pone in palio una posta in denaro. Anche il gioco delle figurine, il testa o croce della monetina o la morra, se prevedono una posta, sono da considerarsi gioco d’azzardo.
Allora un gratta e vinci è da assimilare ad una puntata alla roulette? Certo, anche di più ma il Governo italiano inquadra i gratta e vinci e le slot machines semplicemente con la voce “Gioco”, omettendo l’aggettivo “di azzardo” in modo da renderlo legale. Che dire poi dei cosiddetti Giochi Pubblici, gestiti direttamente dallo Stato (Lotto & Co., per intendersi)? Si tratta di vere e proprie truffe legalizzate, trappole dove il margine che lo Stato trattiene raramente resta al di sotto del 30%, arriva tranquillamente sopra il 60% e si avvicina – nel caso della cinquina al Lotto – all’incredibile livello del 90%. Non a caso il Lotto veniva definito “tassa sull’ignoranza”. Ma voi giochereste a Testa o Croce pagando un euro quando perdete e incassando solo 10 centesimi quando vincete?
Se si pensa che delle varie società di gestione risiedenti nei paradisi fiscali non si conoscono nemmeno i nomi dei soci (tranne il Sig. Corallo che ora si trova in carcere) e che il Governo Letta gli abbonò ben 98 Miliardi di € di multe mentre si affannava a cercare qualche Miliardo per coprire i buchi di bilancio, il quadro è chiaro. E’ chiaro che la lobby del “Gioco” è un’altra casta di privilegiati ai quali dobbiamo sacrificare parte del monte tasse.
Volendo guardare il fenomeno dal punto di vista umano, dobbiamo constatare che la ludopatia è in aumento e che si insinua nelle schiere di minori, disoccupati, depressi. In sostanza i più esposti sono i soggetti deboli, coloro che sono già in difficoltà o lo saranno presto grazie al gioco.
Un’altra contraddizione in termini tutta italiana. Viviamo in un paese dove si può essere arrestati se si gioca a carte in un circolo, dove i casinò reali sono vietati ma sono allegramente concessi i giochi on line, le slot machines, il Lotto e le sale Bingo.

Brett Sinclair

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