Tutti i Razzi del Presidente.


kim Jong Un è un dittatore sanguinario, fratricida per interessi di potere, tiranno verso il popolo non allineato ma generoso nei confronti dei sostenitori. Una legge del 1957 prevede tre fasce di reddito diviso tra fedelissimi, sostenitori e contrari al regime. Reddito che ovviamente è direttamente proporzionale alla vicinanza al Regime. Ama giocare con i missili come un bimbo viziato, brucia vagonate di soldi mentre buona parte dei Coreani vive in stato di povertà assoluta.
Questa è più o meno l’immagine che riporta il Mainstream, verso la quale dobbiamo solo disprezzo e forse ilarità, da quanto risulta goffo e impacciato un piccolissimo Paese che osa sfidare l’Impero USA.
Ma perché Kim Jong Un sta facendo tutto questo? Perché nessuno lo ferma? E’ pazzo? Se è pazzo come mai nessuno lo elimina? Le ipotesi sono varie e molto colorite. Per darci una risposta dobbiamo solo analizzare i fatti, quelli che conosciamo data l’impermeabilità pressoché assoluta della Corea del Nord.
Kim non è pazzo. La sua è una tattica fin troppo conosciuta, ideata da Nixon e soprannominata in gergo militare “Bad man Theory”, la teoria del folle. Semplicemente un Paese consapevole della propria misura, nettamente inferiore al terribile nemico, gli fa credere di essere pazzo, dunque imprevedibile. Davanti ai rischi che comporta un pazzo armato di ordigni nucleari, anche un gigante della guerra deve fermarsi. L’America non è il solo paese che potrebbe annientare la Corea in mezza giornata.
Ma ancora vanno considerate le sorti di altri eccellenti colleghi di kim, Saddam Hussain e Gheddafi. Entrambi eliminati con il pretesto del terrorismo e della fantomatica detenzione di armi chimiche. Kim ha capito che l’unica cosa che i Gendarmi del Mondo temono è l’atomica. Non avesse quella sarebbe già stato giustiziato con pretesti improbabili. Invece Kim vuole vivere e la sua è una strategia di sopravvivenza.
A supporto di Kim c’è la Cina, che ha tutti gli interessi affinchè l’America viva momenti di tensione e principalmente non intende ritrovarsi al confine 26 milioni di profughi di guerra, molti dei quali pericolosi. Il 90% degli scambi commerciali Coreani consistono in carbone e terre rare, quasi tutti esportati in Cina. Dunque l’unico Paese che potrebbe staccargli la spina è contemporaneamente anche il più interessato a sostenerlo. Le sanzioni da parte dell’Occidente, questa potentissima arma politica che stanno preparando i paesi NATO, è totalmente inutile, è un’arma a salve e lo sanno tutti. Ma in mancanza di idee sul da farsi, è un po’ di pregiatissimo fumo che l’Impero della Democrazia si appresta a manifestare quasi per salvare almeno la faccia. A soffrire di più è il Giappone ma la confinante Russia di Putin ne esce rafforzata, detenendo il ruolo di principale mediatore imparziale.
Ma la questione che questa squallida storia solleva è un’altra. Chi ha conferito agli USA il titolo di Sceriffi del Mondo, soprattutto in termini di equilibri del nucleare?
Gli USA sono l’unico Paese che ha usato la Bomba Atomica contro un Paese che aveva già perso la sua guerra. Due bombardamenti strategicamente inutili, vite umane distrutte e generazioni di mostri furono il risultato dell’ennesimo esperimento americano, questa volta compiuto su cavie umane. I precedenti esperimenti l’America li compì nei propri deserti e distruggendo per almeno 10.000 anni splendidi atolli del Pacifico. Molto di più di quello che oggi sta facendo Kim Jung Un.
L’America ha già perso la propria guerra commerciale contro l’Oriente che avanza e quelle militari si sono rivelate quasi sempre un disastro, specialmente Corea e Vietnam. L’unica arma che l’America utilizza benissimo è quella mediatica. Direi quasi che il cuore pulsante americano è la Holliwood mediatica. Da 70 anni al Mondo vengono raccontate storie e fatti nel verso più congeniale agli USA, fatti riportati con tanto di documentazione tarocca o nel migliore dei casi, di tendenza. Diffondono scene molto realistiche girate in studi cinematografici con regie magistrali ed effetti speciali all’avanguardia. Il mezzo più efficace per plagiare i popoli,, giustificare campagne coloniali e condizionare l’andamento dei Mercati. Già maestri nel creare un nemico da combattere purchè sia piccolo, colpisce il fatto che questa volta una storia reale, con un nemico piccolo ma che può far male, non sappiano per quale verso raccontarla. Venti anni fa il Mondo avrebbe già condannato il despota Coreano, solo sulla base delle immagini dei missili e dalla voce spettrale di uno speacker che intende trasmetterci ansia e preoccupazione indotte dal comportamento di un pazzo furioso, compito reso ancora più facile dall’aspetto ridicolo del personaggio, quasi più ridicolo del Presidente della prima Potenza Mondiale. Oggi tutti nutrono dubbi su chi sia il vero provocatore, il vero pericolo e questo rende gli USA perdenti anche sul proprio fronte, quello mediatico.



Brett Sinclair

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