CETA o TTIP, per me pari sono.
Come ci stanno insegnando da anni il Cav di Arcore e poi il ducetto di Rignano, nelle Repubbliche moderne non serve intelligenza politica, cultura e nemmeno un ideale. Basta saper comunicare nel modo e con i mezzi giusti. Bombardando la mente di messaggi anche se palesemente fallaci, incoerenti e inverosimili, alla fine si finisce con l’accettarli, col farli propri e come per ogni cosa di proprietà siamo pronti a difenderla e a valorizzarla con tutte le nostre forze.
La loro maggiore abilità nel fottere il popolo, nel far passare inosservate le manovre più indecenti che susciterebbero ire e malcontenti, è tenerle bene in vista ma senza produrre attenzione. Renderle talmente evidenti da passare inosservate, indicare la Luna focalizzando l’attenzione sul dito anzicchè sull’oggetto indicato. Fare “Ammuina”, come ordinava il buon Franceschiello al suo esercito:
«All’ordine "facite ammuina” tutti chilli che stanno a prora, vann’ a poppa e chill che stann’ a poppa vann’ a prora; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ coppa e chili che stanno ‘ncoppa vann’ abbascio; chi nun tiene nient’a ffa, s’aremeni a ’cca e a ‘lla».
Che tradotto significa:
«All'ordine "facite ammuina" (create confusione) tutti coloro che sono a prua vadano a poppa e quelli che sono a poppa vadano a prua; quelli che sono a dritta vadano babordo e quelli che stanno a babordo vadano a dritta; tutti quelli che sono sottocoperta salgano sul ponte e quelli che sono sul ponte scendano sottocoperta; chi non ha nulla da fare, si agiti di qua e di là».
Così, tra la polemica sui vaccini, lo spostamento degli approdi dei migranti dalla Sicilia verso altri porti mediterranei e vertice G7, il sinistro Gentiloni si apprestava a preparare la ratifica del trattato CETA, il piano B che permette il rientro del TTIP dalla porta secondaria, fermo poi sbatterci sotto il naso la volontà del Governo di appoggiarlo. Tutto questo avveniva sulla passerella mondiale, ovviamene in compagnia del suo omologo canadese, il prestigioso Justin Trudeau, l’uomo politico dell’anno già eletto Mister Simpatia 2017.
Ancora una volta il Parlamento italiano ha dato prova di rappresentare gli interessi delle multinazionali invece che gli interessi della propria nazione e del popolo che NON li ha eletti ma che li subisce giorno dopo giorno, con la pazienza e la rassegnazione che solo soggetti impauriti e senza più fiato possono offrire. Un popolo stremato da una guerra combattuta dall’interno con tre governi nominati allo scopo e composto da cavalli di TROIKA, camerieri di Bruxelles e dell’elite sovranazionale, che fanno a cazzotti tra di loro in una spasmodica gara di compiacimento verso i loro padroni.
Brett Sinclair
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