Trump, Busch, Renzi, Macron? Il vero burattinaio è Lui.
C’è un fantasma che si aggira tra i paesi di mezzo Mondo, uno spettro con una particolare passione per l’Italia e che influenza l’Occidente dagli anni ’60. E’ Michael Ledeen, un ex agente della CIA, classe '41 e ufficialmente storico e giornalista americano, in realtà un faccendiere che grazie alla propria rete di connivenze e di segreti di Stato, attraverso ricatti e vessazioni ha decretato la nascita e la morte di molti Presidenti e capi di Governo. Segnò l’ascesa al potere di Ronald Regan e di G.W. Bush, sua la decisone di sopprimere Saddam e Gheddafi e ogni gruppo terroristico è una sua creatura.
Specialista in depistaggi, venne sdoganato in Italia da Berlusconi negli anni 80 quale storico ed esperto in politica internazionale, durante le prime trasmissioni di Mediaset. Iscritto alla P2, fu consulente storico del Generale piduista Giuseppe Santovito. Suo l’apporto e l’intelligence su tutti i fatti terroristici italiani, dal caso Moro all’attentato a Papa Wojtyla, è stato dichiarato persona non gradita all’Italia. Membro di punta dell’ American Enterprise Institute, un organismo nato dopo l’11 Settembre allo scopo ufficiale di forzare i Governi alla lotta al terrorismo globale, è colui che impartisce le direttive al Presidente americano di turno e il consigliere dei Capi di Stato e Presidenti europei, nonchè l’artefice delle loro politiche economiche e belliche.
E’ l’interfaccia tra le lobbies del potere finanziario e la politica mondiale. Colui che spiana la strada a personaggi che tornano utili al sistema, disponendo di somme esorbitanti messi sul piatto dal sistema stesso e sempre pronto a neutralizzare accidentali ascese di personaggi scomodi. Anche gli attuali Governi europei quello italiano incluso, sono nati e guidati da questo oscuro personaggio.
Tra le tante finalità del terrorismo, quella principale fu accostare l’ideologia del terrore alle politiche estremiste di destra e di sinistra, giocando sul “codice colore”, il rosso e il nero che comparivano in quasi tutte le sigle delle bande armate. La teorie degli “opposti estremismi” consiste nel trasmettere all’immaginario collettivo l’idea che “estremismo” è sinonimo di “terrorismo”, di fatto promuovendo quei partiti centristi indispensabili alla politica espansiva del capitalismo.
Fu utile inoltre per eliminare fisicamente personaggi politicamente scomodi come il Senatore Aldo Moro, che in quel periodo offriva apertura al Partito Comunista. Da testimonianze e documenti oggi desecretati, si è scoperto che il rapimento fu organizzato almeno un mese prima, scoperto in anticipo dai servizi segreti (quella parte sana, ignara della tresca di Governo) che furono prontamente zittiti, permettendo l’agguato in via Fani.
Inoltre il covo di detenzione di Moro fu scoperto e sorvegliato dagli uomini del Generale Dalla Chiesa, in collaborazione con le forze speciali e dei servizi segreti italiani e anche (stranamente) americani. Dalla Chiesa avvertì il Ministero di essere pronto al blitz per la liberazione dell’ostaggio, ma l’ordine di irrompere non arrivò mai, anzi l’operazione fu annullata e il giorno dopo, Aldo Moro fu ritrovato morto nel bagagliaio di una Renault 4 all’angolo di Via Caetani.
Tra le tante finalità del terrorismo, quella principale fu accostare l’ideologia del terrore alle politiche estremiste di destra e di sinistra, giocando sul “codice colore”, il rosso e il nero che comparivano in quasi tutte le sigle delle bande armate. La teorie degli “opposti estremismi” consiste nel trasmettere all’immaginario collettivo l’idea che “estremismo” è sinonimo di “terrorismo”, di fatto promuovendo quei partiti centristi indispensabili alla politica espansiva del capitalismo.
Fu utile inoltre per eliminare fisicamente personaggi politicamente scomodi come il Senatore Aldo Moro, che in quel periodo offriva apertura al Partito Comunista. Da testimonianze e documenti oggi desecretati, si è scoperto che il rapimento fu organizzato almeno un mese prima, scoperto in anticipo dai servizi segreti (quella parte sana, ignara della tresca di Governo) che furono prontamente zittiti, permettendo l’agguato in via Fani.
Inoltre il covo di detenzione di Moro fu scoperto e sorvegliato dagli uomini del Generale Dalla Chiesa, in collaborazione con le forze speciali e dei servizi segreti italiani e anche (stranamente) americani. Dalla Chiesa avvertì il Ministero di essere pronto al blitz per la liberazione dell’ostaggio, ma l’ordine di irrompere non arrivò mai, anzi l’operazione fu annullata e il giorno dopo, Aldo Moro fu ritrovato morto nel bagagliaio di una Renault 4 all’angolo di Via Caetani.
Qualche giorno prima Ledeen aveva incontrato Renzo Trionfera e Marco Travaglio, presso la sede romana de "Il Giornale", in qualità di esperti della DC e alla vigilia del Compromesso Storico. Costui volle conoscerne i retroscena con abbondanza di dettagli ed eventuali scenari politici conseguenti.
Profondo estimatore delle bellezze italiane e grande amico di Marco Carrai, tanto da presenziare al suo matrimonio nonostante fosse considerato una persona sgradita al nostro Paese.
Allora non è un caso se l'amico fraterno di Matteuccio fu proposto proprio alla Cyber Security?
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Brett Sinclair
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