Quando la CO2 diventa Moneta sono tutti Salvatori del Pianeta

Da piccolo avevo un rispetto enorme per la scienza. Ricordo il rispettoso silenzio nella stanza del dottore che assumeva atteggiamento severo e distacco professionale. Si pendeva dalle sue labbra e quello che diceva era cassazione. Il fascino e l’autorevolezza della scienza furono certamente complici della mia scelta negli studi futuri e tutto sommato ne sono soddisfatto, non sarei sopravvissuto senza la conoscenza della biologia.
Quando si è giovani è facile legarsi ai miti, quando si è giovani si ha il massimo rispetto verso i maestri che ci appaiono come giganti, figure di riferimento inattaccabili. La vita poi, spesso ci da torto e quando siamo costretti a riconoscerlo, il Mondo ci cade addosso. Ma dobbiamo accettare la realtà così com’è, qualunque essa sia, pena la perenne lotta contro i mulini a vento. La realtà è dura, è un calcio tra i denti ma è pur sempre preferibile subirla da svegli che mediante una perenne anestesia. L’importante è riconoscerla perché la verità ci viene puntualmente nascosta, sostituita da storielle tanto più credibili quanto più illustre è la fonte che le narra. In merito alla seria efficacia di farmaci e presidi medici, avevamo un riferimento in Italia e nel Mondo. La severissima FDA (Food & Drug Administration), un organismo che rappresentava la garanzia totale. Un prodotto etico, farmaceutico, chirurgico approvato dalla FDA era un prodotto affidabile al 100 x 100, qualcosa da assumere ad occhi chiusi.
Fermo poi scoprire che praticamente tutti i colossi industriali, non solo del “Pharma”, sono i creatori e i finanziatori, nonché gli sponsor di questi organismi di controllo globali. Allora cominci a fidarti un po’ meno e perdi del tutto la fiducia quando ti accorgi di un mainstream mondiale allineato verso improbabili campagne sanitarie o ambientaliste, basate su argomenti di comodo e costruite ad arte con la complicità di un apparato mediatico universalmente consorziato e quando voci autorevoli fuori dal coro vengono immediatamente zittite o puntualmente screditate. Quando ti accorgi che la verità non fa rima con priorità, che gli interessi del Mondo vanno tutti esclusivamente verso i consumi, ad ogni costo, allora non puoi e non devi più ascoltare la messa cantata che ti propinano, anche se a recitarla sono i massimi esponenti del Vaticano anzi, quanto più in alto sono collocati gli oratori, tanto più è farlocco il messaggio.
Quando scopri che i vari “Nobel” sono una moneta con la quale si comprano le “voci autorevoli”, allora non puoi e non devi più ascoltare quelle voci ma piuttosto quelle vocine che si sentono a stento, lontane dai fragori baritonali dei cantanti ufficiali, quelli che espongono ai riflettori.
Quando subisci massacranti campagne che vogliono convincerti che la tua vita è in pericolo se non ti vaccini, allora pensi che il rimedio che ti propongono è esattamente il prodotto che vogliono venderti. Quando ti accorgi che le sequenze che ti hanno fatto vedere in tv sui pericolosi effetti di un’ipotetica, imminente pandemia di H1N1, sono immagini montate ad arte e sponsorizzate da virologi illustri quanto prezzolati, allora non puoi e non devi assumere il loro rimedio.
Quando scopri che dietro al buco dell’ozono e alle emissioni di CO2, c’è solo un mercato delle vacche, non puoi e non devi credergli. Oggi leggevo un articolo della “Prestigiosa” rivista Nature che stima in tre anni il tempo utile per ridurre le emissioni di gas serra, e un Independent come cassa di risonanza con almeno 8 articoli a seguito, ivi compreso una Merkel che sollecita Trump ad adottare gli accordi di Berlino. Devo dire che gli argomenti sono molto convincenti, specie se gli input giungono in modo polifonico, cioè da più fonti. Peccato che poi scopri che dietro la CO2 c’è il solito mercato miliardario delle quote, il che azzera la credibilità dell’argomento, anche in virtù del fatto che in contemporanea, quelle stesse voci che inneggiano al disinquinamento, non ostacolano le deforestazioni massive (le foreste sono i veri convertitori di CO2 in ossigeno), né propongono la tutela del patrimonio marittimo (le alghe sono i vegetali più presenti in natura). Voci che mirano esclusivamente alla monetizzazione della CO2 e che sono da considerarsi alla stregua dei Comuni che succhiano soldi tramite le multe degli autovelox con la scusa del rispetto dei limiti di velocità d dell’incolumità dei cittadini, gli stessi che vengono derubati tramite il sistema.
Da quando il dottor Knock scoprì la medicina, trasformando individui sani in fedeli consumatori facendogli credere di essere malati, tutti vogliono vendere “Il Rimedio” ad un male creato ad arte dagli stessi venditori. Ad uso umano, planetario, bancario, industriale, oggi tutti vendono quote, reclamano la propria fetta. Le quote si scambiano diventando una valuta parallela e nel caso delle quote CO2 diventano una vera e propria bomba ambientale, passando dai paesi più poveri ai paesi più ricchi e/o in pieno sviluppo, che poi sono in sé i maggiori produttori dello stesso prodotto che scambiano.
Ci sarebbe da scrivere interi libri, prendendo spunto da ogni singolo settore dell’economia. Dal più banale argomento fino alla salute e all’inquinamento, sono tutti settori lottizzati e impacchettati, pronti per l’esportazione universale, per quel magnifico villaggio globale che hanno costruito, dove niente ha un senso e un valore reale, ma un prezzo stabilito dalle esigenze variabili del mercato stesso.


Brett Sinclair

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