Non c’è lavoro? AAA Lavoro Offresi
In un periodo in cui la disoccupazione ha toccato livelli impensabili e il mondo del lavoro così come lo conoscevamo, nel giro di qualche anno non esisterà più, c’è un settore che registra incrementi di fatturato altrettanto inediti. Sto parlando delle agenzie del lavoro e delle interinali.
I giornali e il web straripano di offerte di lavoro, più o meno probabili e molto poco appetibili rispetto agli standard degli scorsi anni.
Da un campione di analisi risultano molto graditi i giovani, per evidenti motivi di controllo, fisicità e inquadramento agevolato. Ben inteso si tratta al 99% di posizioni temporanee, contratti a tempo determinato o stagionali quando va bene, o retribuiti con i voucher, o non retribuiti per niente con la formula dello stage.
Un po’ meglio se la passano i disabili, che in base alla legge 68/99 devono coprire una percentuale dell’organico aziendale. Stranamente le ditte ne sono sempre in cerca. Il 60% delle offerte, soprattutto quelle più interessanti riguardano i disabili e non si capisce il motivo per il quale alle suddette aziende manca sempre e solo tale categoria di personale.
Molto apprezzate sono le figure del venditore porta a porta, coloro che propongono contratti del gas, corrente, cialde da caffè o recupero crediti. Altrettanto colorite sono le definizioni che affibbiano a tali incaricati. In perfetto stile “Avvocato Azzeccagarbugli” e del suo Latinorum, con il medesimo scopo di indorare la pillola o buttare fumo negli occhi alle vittime predestinate (i venditori), battezzano l’incarico con termini altosonanti del tipo Customer Account, Field manager, Country Manager o semplicemente “Consulenti”, giusto per non chiamarli semplicemente “Venditori porta a porta”.
Non molto meglio se la cavano i cosiddetti Informatori Medico Scientifici. E’ notorio che chi ha svolto tale attività nelle farmaceutiche, è anche puntualmente stato trombato intorno ai 40 anni. In questa categoria pescano le ditte che propongono nutraceutici e medical devices, sfruttando la cultura scientifica di soggetti non più spendibili sui grandi circuiti, vengono impiegati nel fare propaganda presso i medici col solo compenso provvisionale. Per intenderci una percentuale sul venduto al grossista, in genere il 50% del prezzo alla farmacia dei pezzi venduti dalle stesse nella zona ad essi affidata. I dati sono rilevati da aziende specializzate che li consegnano puntualmente alle ditte che ne usufruiscono ma agli informatori, mensilmente arriva un resoconto già filtrato dall’azienda, un documento excel che elenca i pezzi venduti e sul totale del quale matura la provvigione. I dati in questione non sono confutabili e vanno accettati per un atto di fede. Su questo specifico argomento scriverò in dettaglio più in la.
Molto richiesti ma sempre per tempi brevi, sono cuoci, camerieri, addetti alle pulizie e magazzinieri, nonché lavapiatti CON ESPERIENZA e autisti con patente C e CQG o E. per quasi tutte le posizioni è richiesta almeno una lingua straniera. Per i giovani in età di apprendistato, la cui paga proposta è di 500/600€ mensili, alla ditta ne rientrano 300 dalla Regione, ma la cosa più scandalosa sono i patentini, i brevetti e gli attestati che occorrono per svolgere attività di basso profilo. Ad esempio, un operatore che dovrà occuparsi di ristorazione, banchi alimentari o gelateria, deve aver conseguito l’attestato HACCP, ottenibile previo un corso di poche ore e circa 100€. Ma per chi non ha tempo da perdere può anche solo pagare, ricevendolo a domicilio. Da quel momento avrà la formazione necessaria per operare in tutta sicurezza di igiene. Stesso dicasi per il patentino da mulettista, il cui costo va da 180 a 300€ ma indispensabile per lavorare come magazziniere. Per la conduzione di veicoli con passeggeri il costo del patentino si aggira intorno ai 1000€ e addirittura esiste la patente del conduttore equino, quello che mantiene per le briglia il cavallino già vecchio e rincoglionito mentre passeggia con in groppa i ragazzini. Questo patentino costa 700 € e viene rilasciato dopo 5 giorni di corso teorico pratico da aziende agrarie accreditate.
Chi guadagna sulla disoccupazione sono le agenzie per il lavoro. Il sospetto che queste e tutte le aziende private che rilasciano questi attestati, siano come al solito gli onnipresenti amici degli amici dei nostri politici, pare legittima specialmente quando accompagnata da leggi che le impongono, leggi che, costituendo un ulteriore paletto in un periodo di disoccupazione senza precedenti, suona alquanto anacronistico. Il vecchio Ufficio per il Collocamento, ormai smantellato nelle sue funzioni originarie, opera semplicemente da intermediario tra domanda e offerta, cioè raccoglie Curriculum Vitae ma non li propone con una graduatoria, limitandosi a pubblicare le opportunità di lavoro. Di fatto è un’entità praticamente inutile perché parificato e surclassato da agenzie private molto più attrezzate ed efficienti.
Tutto questo suona inaccettabile e offensivo per l’ intelligenza. Quei politici che hanno smesso di vergognarsi sapranno bene che questo meccanismo, per quanto in parte conseguenza di regole europee, dovrebbe quanto meno attenuarsi per dare un piccolo contributo alla disoccupazione. Un ragazzo che vuole andare a bottega per imparare un mestiere deve poterlo fare senza restrizioni burocratiche e magari nel tempo provare a specializzarsi, così come un ingegnere rimasto disoccupato a 50 anni, dovrebbe potersi riciclare anche come cameriere, senza l’obbligo del conseguimento di un inutile quanto offensivo attestato che attesta solo che ha pagato 100€.
Ma se si è fortunati e soprattutto competenti, basta pubblicare il proprio cv su un sito come Linkedin, magari con una laurea triennale tarocca e/o con bassi voti e conseguita a 40 anni, per venire ingaggiato magari da Poste Italiane con la qualifica da Dirigente e uno stipendio da 2000.000 € l’anno.
Brett Sinclair
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